“Accogliamo con favore l’impostazione del Documento di Economia e Finanza Regionale, ma è essenziale che Regione mantenga un presidio forte e attivo sul sistema delle MPMI, oggi schiacciate tra il rallentamento dei consumi – dovuto all’erosione del potere d’acquisto per l’inflazione – e l’aumento dei costi operativi per energia e gas,” commenta Gianni Rebecchi, Presidente di Confesercenti Lombardia, in occasione degli Stati Generali del Patto per lo Sviluppo: “L’equilibrio tra competitività e coesione deve tradursi in politiche che riconoscano il diritto a restare delle attività economiche di prossimità. Esse rappresentano un autentico presidio territoriale e per questo è cruciale rafforzare i Distretti del Commercio come strumenti di governance e collaborazione pubblico-privato, sostenendo le imprese nei centri storici e nei quartieri.”

Nel contributo alla Nota di Aggiornamento del DEFR, Confesercenti Lombardia ha posto l’attenzione sulla Transizione Digitale. Le soglie di investimento minime, come i € 10.000,00 della Linea Microimprese, agiscono come una barriera critica che esclude di fatto le microimprese, le quali non dispongono della liquidità immediata necessaria e non possono sostenere la complessità progettuale (come dimostra il fatto che solo il 10% delle domande nella Linea Green proviene da questa categoria).

“Il processo di innovazione deve essere inclusivo: per questo chiediamo di semplificare e ridurre drasticamente le soglie minime dei bandi, ampliando al contempo misure come i Voucher 4.0 e finanziando la consulenza personalizzata sull’Intelligenza Artificiale. Inoltre, dobbiamo capitalizzare la crescita turistica destinando risorse ai territori diffusi, ai borghi e ai distretti culturali, agendo con turismo, commercio e cultura come motore di economia sociale. Infine, l’efficacia dei programmi richiede che si eviti una eccessiva centralizzazione delle decisioni, che rischierebbe di indebolire il modello lombardo di prossimità fondato sul dialogo con i corpi intermedi e sulla coprogettazione con le realtà locali,” conclude Rebecchi.